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Nutrigenomica: il futuro della salute

Data: 28_06_2024
Categoria: R&D Innovation

Oggi più che mai è evidente l’importante ruolo che la nutrizione gioca nella salute umana. Infatti, sebbene il modello genetico di un individuo sia immodificabile, l'ambiente in cui vive e  il cibo che mangia possono influenzare l'insieme dei suoi geni, rendendolo più incline a sviluppare determinate patologie. In particolare, studi condotti sull'uomo e sugli animali hanno dimostrato che i nutrienti sono in grado di attivare l'espressione dei geni che proteggono dalle malattie e inibire quella dei geni che le favoriscono. (1,2,3,4) Questo meccanismo quindi può essere sfruttato per promuovere uno stato di salute negli individui che presentano alterazioni fisiologiche: questo è possibile unendo le potenzialità di nutraceutica e nutrigenomica.

Nutrigenomica: cos’è

L’interazione dinamica fra geni e nutrienti è studiata dalla nutrigenomica, una delle frontiere più affascinanti dell'alimentazione e della nutrizione. Questa disciplina osserva l'impatto sul genoma umano dei vari elementi (macronutrienti, micronutrienti e composti bioattivi) introdotti con la dieta.

La nutrigenomica, quindi, può essere definita come la disciplina che studia come l'alimentazione influenzi l'accensione o lo spegnimento del messaggio contenuto nei geni. In questo contesto i nutrienti sono visti come segnali che indicano all'organismo come comportarsi. In questo modo, il DNA viene indirizzato verso la promozione di uno stato di salute e benessere.

Questo meccanismo può essere sfruttato positivamente dalla nutraceutica. Infatti, analogamente agli alimenti e al supporto di una dieta equilibrata, anche i principi attivi degli integratori alimentari hanno il potere di influenzare l'espressione genica coinvolta nel metabolismo, riducendo così il rischio di sviluppare malattie correlate.

"La nutrigenomica studia come l'alimentazione influenzi l'accensione o lo spegnimento del messaggio contenuto nei geni."

A fronte di un’alterazione fisiologica, è quindi possibile intervenire individuando principi attivi in grado di esercitare effetti sui geni coinvolti nella specifica alterazione, formulando così integratori alimentari di cui si conosce nel profondo il meccanismo d’azione con comprovata efficacia.

La nutrigenomica applicata alla nutraceutica mira quindi a superare i limiti degli approcci più tradizionali, adottando un metodo che consideri non solo gli aspetti genetici delle malattie, ma anche l'interazione dinamica tra geni e ambiente. Questo nuovo paradigma consente di sviluppare integratori alimentari innovativi, guidati dalla scienza e finalizzati a massimizzare l'efficacia nel migliorare il benessere delle persone.

Nutraceutica e nutrigenomica: l’approccio di Biofarma Group

Studiando le interazioni tra i nutrienti e il genoma umano e sfruttando le potenzialità di nutraceutica e nutrigenomica è quindi possibile identificare composti che possono influenzare positivamente l'espressione genica e promuovere il ripristino di una condizione di salute.

Vantaggi dell'applicazione della nutrigenomica per la validazione scientifica di integratori alimentari

Partendo proprio da questo assunto, Biofarma Group, CDMO leader nel settore dell’Health Care, con una forte vocazione all’innovazione, propone un approccio alla nutraceutica che sfrutta le potenzialità della nutrigenomica e si concretizza in due diverse tipologie di servizio: test di prodotto e co-sviluppo di prodotto.

Nel primo caso, il servizio di nutrigenomica offre al cliente la possibilità di validare l'efficacia di un integratore alimentare esistente, attraverso uno studio pre-clinico in vitro, condotto su cellule specifiche coinvolte nella patologia target. L'obiettivo finale è quello di raccogliere i primi dati nutrigenomici  relativi all’efficacia dell’integratore.

 Segue uno studio clinico eseguito su un campione di volontari sani, osservato prima e dopo l’assunzione della formulazione, per confermare il risultato ottenuto nella prima fase e validare quindi l’efficacia del prodotto nutraceutico.

L’output finale del processo di validazione è un dossier marketing contenente i dati ottenuti e le evidenze tecnico-scientifiche a supporto del prodotto.

Il secondo servizio di nutrigenomica offerto da Biofarma Group si pone l’obietto di sviluppare, in collaborazione con il cliente, un prodotto nutraceutico orientato a un target terapeutico specifico.

Il servizio prevede innanzitutto l’individuazione di una formulazione di attivi, grazie anche alla collaborazione con Key Opinion Leader del settore di riferimento, e l’individuazione dei marcatori genetici su cui agire per il ripristino di una condizione di salute.

Vantaggi dell'applicazione della nutrigenomica per lo sviluppo di nuovi integratori alimentari

La formulazione individuata viene quindi testata con una fase di validazione pre-clinica, fase cruciale per comprendere le implicazioni nutrigenomiche del prodotto. È possibile poi procedere con una fase di validazione clinica condotta su un campione di soggetti con una condizione di salute borderline e gestita in full service da Biofarma Group, grazie a una fitta rete di collaborazioni con importanti Key Opinion Leader e centri di ricerca.

L’output di questo servizio è un dossier marketing a supporto del prodotto, accompagnato da una “card nutrigenomica”, ovvero un documento che mostra, per ogni individuo borderline coinvolto nella studio clinico, il profilo genetico prima e dopo l’assunzione del prodotto studiato, mostrandone così gli effetti a livello genetico.

Questa nuova metodologia permette a Biofarma Group di offrire un servizio esclusivo: dopo aver identificato il target di intervento, i clienti vengono guidati nella selezione dei principi attivi più adatti a modulare i geni coinvolti nel target identificato, garantendo così un approccio altamente scientifico e orientato alla prevenzione.

È importante sottolineare che il protocollo elaborato per entrambi i servizi non è rigido, ma adattabile alle specifiche esigenze del cliente e del target terapeutico individuato, per garantire la massima efficacia.

In conclusione, questo approccio alla nutraceutica segna una pietra miliare nello sviluppo di nuove formulazioni, rappresentando un metodo innovativo non ancora introdotto sul mercato. Infatti, la metodologia elaborata rappresenta una rivoluzione nella fornitura di integratori, basata sull’applicazione della nutrigenomica a uno specifico target. Inoltre, la nutrigenomica consente di esaminare il reale impatto dei principi attivi degli integratori sull'espressione genica di cellule tessuto-specifiche, dando la possibilità di creare formulazioni più efficaci e mirate, migliorando così l'efficacia e l'adattabilità degli integratori alimentari e fornendo un solido background scientifico a supporto dell’efficacia dei prodotti nutraceutici.

 

Bibliografia

1.​ Martínez-Rodríguez, R.; & Gil, A. (2012). Nutrient-mediated modulation of incretin gene expression: a systematic review. ​Nutricion hospitalaria, 27(1), 46–53.

2.​ Kilberg, M. S.; Pan, Y. X.; Chen, H.; et al. (2005). Nutritional control of gene expression: how mammalian cells respond to amino acid limitation.​ Annual review of nutrition, 25, 59–85.

3.​ Costa, C.dosS.; Rohden, F.; Hammes, T. O.; et al. (2011). Resveratrol upregulated SIRT1, FOXO1, and adiponectin and downregulated PPARγ1-3 mRNA expression in human visceral adipocytes.​ Obesity surgery, 21(3), 356–361.

4.​ Amirinejad, R.; Shirvani-Farsani, Z.; Naghavi Gargari, B.; et al. (2021). Vitamin D changes expression of DNA repair genes in the patients with multiple sclerosis.​ Gene, 781, 145488.

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